“Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo? Perché questa terra ha bisogno di noi? se non ci poniamo queste domande di fondo non credo che le nostre preoccupazioni ecologiche possano ottenere effetti importanti”.
Queste le parole di Papa Francesco, il quale ha lanciato un messaggio importante nella sua seconda enciclica e cioè che nessun progetto può essere efficace se non è animato da una coscienza formata e responsabile, a livello educativo, spirituale e politico.
Tutto questo nel momento in cui, in occasione della Giornata del Verde Pulito istituita da Regione Lombardia, con un’associazione del luogo ho affrontato la passeggiata esplorativa lungo il torrente che attraversa il comune in cui abito con la finalità di monitorarne lo stato di salute. Beh, da quello che ho potuto constatare, è evidente quanto Papa Francesco abbia ragione e sia la cultura civica a latitare perché siamo talmente abituati a credere che la terra non sia “casa nostra” che è facile trovare abbandono di Eternit, materiali di scarto dell’edilizia e perfino pali della luce in cemento, gettati brutalmente nel greto del torrente. La speranza è che anche le Amministrazioni tornino ad avere una visione più sensibile del territorio e che siano proprio loro a educare sul fatto che l’ambiente è la casa dell’umanità.
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