In greco, pubblico sta a significare, prima di tutto, essere esposto allo sguardo della comunità, al suo giudizio e alla sua approvazione. Lo SPAZIO PUBBLICO è lo spazio civico del bene comune in contrapposizione allo spazio privato concernente gli interessi particolari. In latino, il termine civis è sorto direttamente da civitas. Le città e i loro luoghi pubblici esprimono alla perfezione l’immagine che le città hanno di se stesse. La città è una sorta di palcoscenico delle società. Nel modo in cui ci salutiamo nella vita di tutti i giorni, negli itinerari che percorriamo, nei rapporti di vicinato o nella logica stessa dell’urbanizzazione dei nostri spazi cittadini, si può trovare un riassunto eloquente del nostro modo di comprenderci reciprocamente. La vita politica è unita a una forma di spazialità. Vi è una corrispondenza strutturale tra la disposizione fisica delle cose nell’ordine spaziale e le pratiche politiche associate, tra lo spazio fisico e lo spazio civico. […] sempre più spesso capita di essere convinti che il dibattito pubblico si costituisca unicamente attraverso le parole e le azioni, mentre si sottovaluta l’importanza dello spazio fisico, concreto e materiale in cui esse si manifestano. Così come le parole e le azioni generano spazio pubblico, anche lo spazio genera forme particolari di politica.