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Eolico: la fine di un sogno?!!!






Nel 2012 sono stati installati 1272 MW di potenza eolica, ottenendo una potenza complessiva installata di 8.000 MW. Solo un anno dopo c’è stato un consistente calo, infatti le installazioni si sono fermate a 450 MW, il 65% in meno rispetto all’anno precedente. Ma non c’è limite al peggio, nell’ultimo rapportoANEV gli impianti censiti ed installati nel 2014 sono stati 107 MW, un calo rispetto al 2013 del 76% e rispetto al 2012, dato impietoso, del 91%.

E’ la drammatica resa dei conti che l’eolico italiano paga nei confronti di un sistema incentivante troppo generoso che negl’anni d’oro (2008-2012) ha drogato il settore, arricchendo oltre misura chi investiva sul vento e di contro, infarcendo di oneri le bollette energetiche degli italiani. Nel 2012 questo sistema ha cessato, lasciando spazio ad uno nuovo : le aste al ribasso, che funzionano con il principio che a fronte di un “monte incentivi “ , chi offre un’aspettativa tariffaria minore, ha maggiori possibilità di accedere agli incentivi. E’ un eufemismo dire che il nuovo sistema non funziona. Questa certezza viene confermata anche dal fatto che in Europa la corsa all’eolico non ha subito uno stop come in Italia, anzi se andiamo ad analizzare i dati delle sole installazioni di impianti off shore, la nuova capacità installata nella prima metà del 2013 è stata infatti doppia rispetto allo stesso periodo del 2012. Gli impianti off shore sono gli stessi che nel nostro paese vengono osteggiati. L’ultima notizia al riguardo, che il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta e comitati ambientalisti si sono opposti ad un progetto per un impianto da 38 aerogeneratori a 4 chilometri dalla costa del Golfo di Gela.

Abbiamo la necessità di energia pulita, pensare che l’eolico o il fotovoltaico siano da punire perché sono stati eccessivamente dopati nel passato, non fa i nostri interessi. L’innalzamento climatico, non essendo un invenzione ma un dato di fatto, la possiamo contrastare solo diminuendo la nostra dipendenza dalle fonti fossili ed aumentando quella dalle fonti energetiche rinnovabili.

 

 



Greenvolts -TC 05/02/2015 17:33:49

Il problema esiste delle infiltrazioni mafiose, però seguendo il principio che con le opere si ricicla il denaro, non si possono più realizzare opere e lasciamo la Sicilia senza infrastrutture. Bisogna secondo noi controllare ed impedire le infiltrazioni negli appalti, non impedire la realizzazione degli appalti e delle opere.

Ivo Renzulli 03/02/2015 11:22:35

ricordo che quando si parlava dei primi impianti di energia eolica in Sicilia, Vittorio Sgarbi, allora sindaco di Salemi, aveva denunciato che oltre lo scempio ambientale e paesaggistico, questi nuovi impianti erano uno sbocco per la criminalità organizzata di riciclare denaro sporco. Non è che a Gela hanno paura di nuove infiltrazioni?