L’auto elettrica è un talento inespresso, è da anni infatti che se ne parla, è da anni che alle fiere di tutto il mondo vengono presentati nuovi modelli, è da anni che questi modelli sono pronti per rivoluzionare il mercato automobilistico ed è da anni che se ne vendono pocchissimi esemplari però.
In un articolo apparso su Qualenergiail 5 luglio 2013, si analizzava il fenomeno, guardando i numeri e non le tecnologie. I numeri, come spesse volte accade, non mentono, infatti nel 2012 sono stati immatricolati solo 524 vetture elettriche, lo 0,04% del totale delle vetture immatricolate in tutta Italia. La colpa del fallimento è sicuramente imputabile allo Stato Italiano ed alla cronica miopia con cui non si riesce a pensare ad un futuro , incominciando dallo sviluppare una rete infrastrutturale adeguata a supportarne lo sviluppo. C’è da sottolineare però che anche nel resto del mondo, l’auto elettrica non ha preso piede ad eccezione di un prodotto molto particolare, cioè la Model-S di Tesla.
Quando Marchionne affermava che investire sull’auto elettrica era “masochismo industriale”, Elon Muskgià inventore di PayPal, investiva e creava Tesla, industria automobilistica produttrice di solo auto elettriche. Tesla, fin dalla sua creazione nel 2008, ha rovesciato il principio fino ad allora utilizzato per la realizzazione delle auto elettriche, non tanto dal punto di vista tecnico, ma piuttosto dal punto di vista dell’immaginario che questa tecnologia ha sempre rappresentato. Non più una macchina piccola, simpatica e costosa, ma piuttosto un’auto: grossa, accattivante ed ovviamente sempre costosa (la Model-S costa 84.000 €). C’è un cambio di target, i potenziali clienti scelti da Musk non è la massa, ma pochi e danarosi che vogliono tutto ciò che gli può offrire un auto di lusso tedesca (velocità, ripresa ed eleganza), con la suggestione però di possedere una macchina eco-sostenibile e politicamente corretta. Una mossa che poteva sembrare azzardata, cioè quella di puntare sull’eco-chic, guardando i numeri sembrerebbe di no, infatti non ha venduto 524 vetture, ma nel solo primo trimestre del 2013 negli USA, ne sono state vendute ben 4.900, più della Mercedes classe S o della Bmw serie 7. Incassato il successo della Model-S, Tesla sta programmando d’inserirsi o meglio di creare il mercato dell’auto elettrica per tutti. Parafrasando un suo predecessore potrebbe chiamarsi Model-T, anche se così non fosse, speriamo che quando uscirà, le nostre città si siano attrezzate ad accogliere la rivoluzione.
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