Ci siamo occupati della ristrutturazione
di un appartamento che si colloca all’interno di un nucleo storico antico. La
ristrutturazione oltre ad intervenire sul consolidamento strutturale, la
distribuzione degli spazi e sull’interior design, tutti aspetti che verranno poi
approfonditi nei prossimi post, con anche del materiale fotografico, si è
intervenuti in maniera importante sulla coibentazione degli involucri e
sulla parte impiantistica. Tutti interventi che sono stati studiati nel
dettaglio, visto la complessità nel dover agire su un edificio antico.
Da tre mesi l’appartamento è abitato, ci sono quindi arrivati i primi dati di consumo energetico. Dati che
confortano il portafoglio del nostro cliente e rispettano le nostre aspettative .
Questi primi dati ci danno lo stimolo
per parlare di quanto sia importante monitorare l’esito degli interventi di
efficienza energetica che vengono proposti. Soprattutto per verificare la
credibilità dei progetti, dei progettisti, delle metodologia di calcolo utilizzata
e non ultimo i sistemi di certicazione energetica degli edifici. In realtà il
monitoraggio si dovrebbe allargare ad una più ampia sfera della nostra vita
professionale e non, pensiamo solo alla verifica delle azioni dei piani
energetici, non è sufficiente
approvare un piano in consiglio comunale o fare una conferenza stampa, bisogna che il piano realizzi quanto previsto.
Riguardo al tema introdotto abbiamo
trovato un interessante
studio, pubblicato dall’Agenzia per l’Energia di Udine, dove vengono
confrontati i dati di consumo reale con i dati teorici della certificazione
energetica. La ricerca considera diciannove attestati energetici elaborati con
lo standard CasaClima su altrettanti edifici. La rispondenza tra il valore dei
consumi energetici reali ed il valore teorico ottenuto con modelli di calcolo,
non si discosta di molto, anzi in dodici edifici su diciannove i consumi sono
minori rispetto a quanto ipotizzato dal certificato energetico.
La ricerca di cui sopra da credibilità
all’intero sistema di certificazione CasaClima, ce ne fosse ulteriore conferma, dando così la certezza di cosa si compra ad un acquirente di un edificio CasaClima. Sarebbe interessante
realizzare la medesima ricerca su sistemi di certificazioni più discussi, come
quello Nazionale (DPR 59/09) , quello della Regione Lombardia, della Regione
Emilia Romagna, ecc…però com'è come non è non se ne trova traccia, coda di paglia?
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