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Semplificare senza semplificare

Scritto da TC Postato il 13/05/2013 Decreto Rinnovabili, Tempi Autorizzativi, Decreto Romani, Semplificazione Autorizzativa 3 Commenti




Il blog di greenvolts ritorna d’inchiesta, pensiamo che questo nostro modo di scrivere o guardare il mondo possa dare un contributo, sicuramente piccolo, a far emergere alcuni dei problemi che quotidianamente, chi si occupa di sostenibilità e non solo, incontra.

L’ononorevole Paolo Romani, Mininistro dello Sviluppo Economico del Governo Berlusconi, emanò nel 2011 il Decreto Rinnovabili D.lgs n. 28/2011 , con l’intento di riordinare il sistema degli incentivi alle fonti rinnovabili e semplificare le procedure autorizzative. La principale novità introdotta nella direzione della semplificazione, è quella di ridurre da 180 gg a 90 gg i tempi per il rilascio dell’Autorizzazione Unica ai sensi del D.lgs 387/03.

Non ci siamo lasciati sfuggire l’occassione di verificare se l’annuncio roboante della semplificazione normativa, ispirata forse dall’allora Ministro Calderoli, ha corrisposto un’effettiva riduzione dei tempi di autorizzazione per quegli impianti soggetti ad autorizzazione unica (generalmente sotto 1 MW di potenza elettrica).

Abbiamo considerato un campione di 71 autorizzazioni uniche rilasciate, in un periodo temporale che va dal 1 ottobre 2008 al 1 gennaio 2013. Il campione considera tutte le autorizzazioni rilasciate per impianti alimentati a biomassa ed eolici (sono stati esclusi gli impianti fotovoltaici perché la ricerca sarebbe stata troppo dispersiva), il tutto in un’area geografica etereogenea.

Dalla ricerca effettuata è risultato che i tempi medi per il rilascio dell’autorizzazione sono di 1.096 gg, quasi tre anni, 1.006 gg in più rispetto a quanto stabilito dal Decreto.

Il dato numerico non lascia spazio a libere interpretazioni, dandoci la conferma di due cose:

·        Prima di fissare obbiettivi ambiziosi per la macchina statale, sarebbe opportuno capire ,come funziona la burocrazia, con che tempi, per poi cercare di semplificare;

·        Un imprenditore per investire in Italia sulle fonti rinnovabili, non può che essere attirato dagli incentivi molto generosi, non sicuramente dalla snellezza procedurale, ma quando gli incentivi finiranno (adesso)?

 

Download della ricerca

 


 

 



scawgrisa 19/11/2024 06:27:08

Goan YG, Zhou B, Hu E generic priligy MRI may help in differentiating the 2 conditions, but the diagnosis cannot be certain by using MRI

TC 14/05/2013 15:20:55

vi ringraziamo per il commento completo ed esaustivo. Abbiamo considerato se tenere conto dei tempi per la VIA nell’analisi, ma poi abbiamo deciso di trascurarlo perchè non andava ad influire di molto sull’enorme discrepanza tra i tempi stabiliti per decreto ed i tempi reali.

Redazione NEXTVILLE 14/05/2013 15:18:43

In effetti le lungaggini da voi individuate nei tempi di rilascio delle autorizzazioni uniche sono purtroppo una triste realtà, specie nelle regioni meno virtuose. Una cosa che ho notato nella vostra indagine (e che a mio parere rischia di minarne l’autorevolezza) è il fatto che l’indagine riguarda 71 autorizzazioni uniche rilasciate tra il 1° ottobre 2008 e 1° gennaio 2013. Per poter correttamente valutare i tempi medi effettivi di rilascio rispetto ai 90 giorni previsti dal Dlgs 28/2011, secondo me si sarebbero dovuti analizzare soltanto i procedimenti autorizzativi avviati a partire dal 29 marzo 2011 (data di entrata in vigore del Dlgs 28/2011), tralasciando quelli avviati e/o conclusi precedentemente ( in cui vigevano i 180 giorni di tempo) Inoltre aggiungo che, se da un lato è matematico – come voi scrivete - che " tempi medi per il rilascio dell’autorizzazione sono di 1.096 gg, quasi tre anni, 1.006 gg in più rispetto a quanto stabilito dal Decreto", dall’altro però questa valutazione tiene conto dei soli tempi “netti” del procedimento autorizzativo, senza considerare che i casi da voi analizzati riguardano impianti a biomassa ed eolici, i quali - a meno di casi eccezionali - devono essere sempre sottoposti a procedure aggiuntive quali screening (90 giorni) e/o VIA (150 giorni). Quindi, per queste tipologie di impianti, 180 o anche 240 giorni (o più) di tempo per il rilascio dell’Autorizzazione unica non costituiscono in nessun modo uno sforamento dei tempi previsti dalla legge, ma sono bensì dilazioni indispensabili per una analisi dettagliata degli impatti ambientali dei progetti. Certamente però, come voi rilevate, si tratta di tempi comunque assai più brevi dei mille e più giorni spesso rilevati nella pratica!