Energia blog

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Tutto cala, affinchè nulla cali





 


Con il prezzo della benzina spesso accade che da una parte si leggono i titoli dei giornali (economici) che titolano corposi ribassi sul prezzo del barile di petrolio, poi però la pompa di benzina continua a segnare, per giorni, settimane ed alcune volte mesi, sempre il medesimo prezzo.

Ecco lo stesso, con motivazioni e modi differenti, sta accadendo con i prezzi dell’energia elettrica. Il Sole 24 Ore di lunedì 24 luglio 2014 ha pubblicato una ricerca di REF e della Camera di Commercio di Milano, dove si dimostra che nonostante negl’ultimi due anni il prezzo sulla borsa elettrica sia sceso del 18%, raggiungendo i minimi storici, il prezzo complessivo della bolletta energetica è invece sceso di solo il 3%. La ricerca individua il colpevole negl’oneri di sistema che hanno controbilanciato la diminuzione dei prezzi della materia prima.

Se nel caso della benzina sono le compagnie petrolifere a dimenticarsi di aggiornare il prezzo, nel caso invece dell’energia elettrica è lo Stato Italiano che negl’anni ha caricato la bolletta energetica con: la  copertura degli oneri per il decommissioning nucleare, la copertura degli incentivi alle fonti rinnovabili ed assimilate ed altre sovvenzioni, tutte sotto la voce oneri generali di sistema.

Tradotto se da una lato è diminuito il costo di produzione dell’energia elettrica per la discesa dei prezzi delle materie prime energetiche e per l’efficientamento globale degli impianti di produzione, questo beneficio è stato contestualmente annullato dai lauti finanziamenti concessi alle fonti rinnovabili che hanno sovraccaricato la bolletta delle famiglie e soprattutto delle imprese italiane.  

Il governo sta cercando di mettere mano a questo problema, anche attraverso la norma spalma incentivi, misura che però tenta di tamponare in maniera scomposta un danno che sembra oramai compiuto.